Da un articolo apparso sull’ultimo numero di Assinews (una rivista mensile di tecnica, giurisprudenza ed informazioni assicurative) abbiamo estrapolato alcuni dati relativi alla sinistrosità nel settore edile.
Nel 2015 gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel settore delle costruzioni sono stati 37.310, in flessione del 10% rispetto all’esercizio precedente. All’interno di questo dato, aumentano del 13% (rispetto al 2014) gli infortuni mortali.
Che le imprese edili siano diventate improvvisamente rispettose delle leggi anti-infortunistiche?
Può anche essere, ma molto più probabilmente la motivazione è un’altra: il monte ore lavorate nel settore edile ha segnato, in questi anni, un sensibile segno negativo; in flessione il numero degli addetti del settore che sono diminuiti nell’ultimo anno del 6.3%. Gli infortuni diminuiscono perché le aziende e i lavoratori … lavorano meno.
Questi dati ci devono far riflettere.
Le coperture assicurative obbligatorie dell’Inail non indennizzano completamente quanto dovuto al lavoratore infortunato o ai suoi eredi: alcune tipologie di indennizzo rimangono pertanto a carico delle imprese. E sono indennizzi che possono raggiungere cifre importanti.
Una buona polizza di Responsabilità Civile con un massimale adeguato è il solo strumento per preservate il patrimonio dell’azienda dalle richieste del lavoratore, dei suoi eredi e dell’Inail che, vale la pena ricordarlo, una volta indennizzato il lavoratore ha il diritto di rivalersi sull’azienda nel caso (purtroppo molto frequente) che si ravvisi una responsabilità del datore di lavoro.
Per fare un esempio citeremo il caso, reale, di una azienda agricola nostra assicurata il cui titolare è stato condannato in sede penale per “carenza di formazione anti-infortunistica”.
I presidi anti-infortunistici erano stati tutti forniti al lavoratore ma il giudice penale ha ritenuto che il non corretto utilizzo degli stessi fosse imputabile, appunto, a mancanza di una adeguata formazione.
A seguito della condanna penale sono scattate le richieste del lavoratore e la rivalsa dell’Inail.
Morale: un indennizzo di 800.000 € totalmente a carico della compagnia di assicurazioni.
Quando si tratta di salvaguardare il patrimonio aziendale il costo della polizza è un aspetto marginale: importante è che la polizza sia fatta bene, con le clausole giuste, con una corretta descrizione del rischio, con massimali adeguati.