Si chiama 1st for Women ha fatto questa scelta molto singolare di essere una compagnia assicurativa che si rivolge solo alle donne facendole beneficiare di cosnsistenti sconti sulle
“Donna al volante pericolo costante” si dice dalle nostre parti.
Ma in Sudafrica non è così!
Iniziamo con lo sfatare questo luogo comune: statistiche alla mano, anche in Italia le donne fanno meno incidenti dei maschietti.
1st for Women mette in discussione proprio questa convinzione, con una campagna di comunicazione che, giocando sull’ironia, colpisce i maschietti proprio negli aspetti più infantili, giocosi, goliardici: la loro rivalità, spavalderia, voglia di arrivare sempre primi.
Le compagnie lo sanno bene: le donne sono più prudenti degli uomini e quindi causano meno incidenti e per questo meriterebbero anche di pagare di meno.
Da qui la decisione di questa compagnia di assicurare soltanto le donne.
E nel Belpaese? Le leggi sulle pari opportunità hanno imposto di parificare tutti i parametri di valutazione e quindi un’esperienza come quella della 1st for Women non è replicabile da noi.
Ma non è sempre stato così.
Fino a qualche anno fa le donne, a parità di età, pagavano le polizze vita meno degli uomini perché, è noto, vivono più dei maschietti e quindi, per le compagnie, il rischio è più basso.
Ma 1st for Women non si limita a “far pagare meno” le polizze che assicurano le donne.
Ha dato vita ad una fondazione impegnata in progetti umanitari in aiuto delle donne del Sud Africa, contro la violenza, a favore della prevenzione e la cura del tumore al collo dell’utero.
Un impegno a 360° nella direzione di elevare il valore, la dignità, il benessere e i diritti delle donne sudafricane.
Se volete sorridere un po’ cercate su Youtube i video di 1st for Women e … buon divertimento