Se hai assicurato la tua auto in internet (o hai intenzione di farlo in futuro) ti conviene leggere questo post per scoprire qualcosa di più sulle truffe on-line.
Un fenomeno in lieve calo rispetto all’anno precedente ma sempre di portata elevata se si pensa che fino alla fine del 2020 i siti internet falsi, segnalati dall’Istituto sono stati 620 per decine di migliaia di polizze auto false.
Il meccanismo è sempre lo stesso: entri in internet, navighi un po’, fai dei preventivi e quando è il momento di scegliere ti invitano a telefonare ad un numero di cellulare.
Hai abboccato!
Chiami, ti fanno un po’ di domande dandoti l’impressione di avere a che fare con un assicuratore vero, paghi la cifra pattuita su una carta ricaricabile e poi ti arriva la tua bella polizza.
E tu sei contento: hai risparmiato 100, 200 forse 300 euro.
Si vabbè, non basteranno a pagarti una vacanza su un’isola tropicale, però a quel ladrone del tuo assicuratore gli hai dato una bella lezione: pensava di poterti spremere anche quest’anno come un limone, ma tu sei stato più furbo di lui.
Ti verrebbe quasi voglia di chiamarlo o di mandargli la copia della polizza che hai ricevuto.
Peccato che quella polizza sia falsa!
Ti sembra un po’ eccessivo questo racconto?
Beh, ti posso garantire che capita esattamente così, come ben sanno i malcapitati che “ci sono cascati”.
Si sono accorti di essere stati truffati quando una pattuglia della stradale li ha fermati e gli ha comunicato che la vettura non risultava assicurata: sequestro del mezzo, sanzione di circa 800 € (sarebbe più elevata ma se paghi entro 5 giorni è ridotta del 30%) e cinque punti detratti dalla patente.
E poi devi trovare un assicuratore vero che ti faccia la polizza.
Ma ci sono anche i siti veri, che vendono polizze vere.
Sono gestiti direttamente dalle compagnie, spesso tramite call center, o canali di aggregazione.
Ma come funzionano queste compagnie dirette (così si chiamano tecnicamente quelle compagnie che vendono le loro polizze solo attraverso canali telematici, senza l’ausilio di intermediari)?
Maluccio: non lo diciamo noi, lo dice l’IVASS (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) nel suo rapporto annuale sui reclami presentati dagli assicurati.
Sul sito dell’IVASS (per il rapporto completo cliccare qui: https://bit.ly/36blKot ) puoi prendere visione dell’intera relazione, completa di tabelle.
Sarebbe fuorviante prendere in esame il numero assoluto dei reclami: chi gestisce una larghissima fetta di mercato (e il caso di UnipolSai), avrà sicuramente il maggior numero di reclami in cifra assoluta. È per questo che l’IVASS ha pubblicato anche un’altra analisi, riferita al numero di reclami ricevuti ogni 10.000 polizze R.C. Auto stipulate.
Nel nostro Paese, mediamente, ogni 10.000 polizze vengono recapitati all’Istituto 10,59 reclami (ma quelli pervenuti alle compagnie e risolti prima che l’assicurato arrivi ad interessare l’Istituto di Vigilanza, sono molti, molti di più).
Ma questa è la media del pollo
La media è fatta dai dati delle singole compagnie quindi, andiamo ad analizzarne alcune.
Si aggiudica la poco invidiabile prima posizione di compagnia in assoluto “più reclamata” il Gruppo Admiral Europe Compania de Seguros (quella che in Italia è presente con il marchio ConTe) che totalizza ben 27,82 reclami ogni 10.000 contratti. Un numero quasi triplo di reclami rispetto alla media.
Ma le altre “dirette” non sono messe meglio e infatti, a seguire, ecco il numero dei reclami ogni 10.000 contratti sottoscritti: Zurich Insurance Company Ltd (21.16), Allianz Direct (20.08), Verti Assicurazioni (20.05), Genertel (18.70), Quixa (18.40), Linear (17.18).
Abbondantemente tutte sopra la media.
Non sono messe certamente meglio le compagnie del settore bancario/finanziario: quelle compagnie di proprietà (o che hanno stretto un accordo di collocamento) con istituti di credito.
Al primo posto tra le compagnie che ricevono più reclami troviamo Intesa San Paolo Assicura (19.35); a seguire Credit Agricole Assicurazioni (15.10), Bipiemme Assicurazioni (14.46), Arca Assicurazioni (13.40), AXA MPS Assicurazioni (11.95).
E le compagnie tradizionali?
Quelle che vendono le polizze R.C. Auto attraverso la rete di Agenti o Broker sono tutta un’altra musica.
Per esempio la compagnia con la maggior raccolta premi nel ramo R.C. Auto in Italia è UnipolSai che ha avuto 10.49 reclami ogni 10.000 contratti sottoscritti: sotto la media.
A seguire: AXA (8.40), Allianz (5.88), Generali (5.59), Zurich Insurance (5.18).
Ma come si spiega che la stessa compagnia, che spesso si avvale degli stessi periti e liquidatori, faccia registrare risultati così profondamente diversi a seconda che le polizze vengano vendute direttamente o per il tramite di una rete di vendita tradizionale composta da agenti e broker?
Ecco per esempio i reclami ricevuti dalla stessa compagnia, con indicazione del numero dei reclami:
… solo per fare qualche esempio.
E sai perché questa differenza di reclami?
Perché sono gli intermediari a fare la differenza: perchè loro ci sono quando hai bisogno, si attivano per sollecitare la liquidazione dei tuoi danni. Per un intermediario, che vive delle provvigioni provenienti dai contratti che vende, il cliente è sacro, merita rispetto, va coccolato, aiutato.
Fatti furbo: spendi bene i tuoi soldi
Sul fatto che le polizze R.C. Auto siano care … posso anche essere d’accordo, e che un assicurato cerchi di spendere bene i suoi quattrini, mi sembra legittimo, ma alla fine di questo articolo possiamo trarre alcune semplici conclusioni:
Allora, hai capito a chi ti devi rivolgere per stipulare la polizza della tua auto?
2 commenti. Nuovo commento
Che bello questo articolo. Utilissimo per giustificare in modo professionale ogni giorno le tante domande dei clienti in merito agli aumenti. Bravi sempre sul pezzo!!
Grazie Franca, ogni tanto un bel complimento gratifica tanta fatica e tanto lavoro. Grazie ed a presto.
G.Guidolin